L’argento, insieme a pochissimi altri metalli, è considerato nobile, principalmente a causa della sua naturale purezza in forma di agglomerati o filamenti. Nel corso dei secoli, due ambiti principali hanno visto la lavorazione dell’argento prendere il sopravvento: l’argenteria, che include oggetti sacri, posate e vasellame, e l’oreficeria. Quest’ultima ha radici antiche ed implica la creazione di manufatti che combinano metalli preziosi con gemme e pietre naturali.
In Italia, le tecniche orafe vantano una lunga tradizione di artigianato di grande valore e riconoscimento a livello globale. Questa è vera e propria arte, un simbolo dell’eccellenza italiana, che trova la sua massima espressione in Toscana, specialmente a Firenze. I gioielli realizzati a mano sono unici e irripetibili, apprezzati per la loro bellezza e originalità. Un bravo orafo è innanzitutto un artista, le cui opere esclusive traggono valore dalla sua creatività e dalla perfezione della realizzazione.
Le tecniche di lavorazione dell’argento
Le tecniche di lavorazione dell’argento comprendono tutte le fasi coinvolte nella creazione di un gioiello, dalla progettazione del design alla realizzazione del prototipo, dalla fusione alla rifinitura e infine alla lucidatura. La bellezza finale del gioiello dipende principalmente dalle tecniche di rifinitura utilizzate.
Tecnica di Cesellatura
Questa tecnica coinvolge l’uso di ceselli, strumenti a punta o rotondi di piccole dimensioni, che vengono battuti con un martello per dare forma all’argento. Essa consente di rendere più precisi i contorni, abbassare leggermente la superficie d’argento e definire spigoli nitidi.
Tecnica dello Sbalzo
Una tecnica artigianale antica, risalente ai Sumeri e successivamente adottata dai Greci e dai Romani. Lo sbalzo implica il battito del rovescio dell’oggetto per far risaltare la decorazione. L’artigiano modella il metallo in negativo per ottenere la decorazione in rilievo desiderata, a differenza della cesellatura che modella il metallo in positivo.
Tecnica della Martellatura
Questa è la più antica tecnica di forgiatura dell’argento e richiede un grande sforzo manuale. La martellatura indurisce progressivamente l’argento, rendendolo meno duttile. Questa tecnica consente di decorare la superficie esterna dell’oggetto ed è eseguita manualmente dal maestro argentiere con l’ausilio di specifici martelli, creando una superficie irregolare anziché liscia.
Tecnica dell’Incisione
Questa tecnica prevede l’uso di un bulino metallico per incidere il motivo ornamentale su una superficie d’argento precedentemente preparata. L’argento viene asportato per creare incisioni precise e superficiali.
Tecnica della Brunitura
La brunitura imita l’opacizzazione naturale dell’argento nel tempo, conferendogli una tonalità più profonda. Può essere utilizzata sull’intero gioiello o per enfatizzare particolari dettagli, creando un contrasto con le parti lucidate.
Tecnica della Placcatura
La placcatura implica la sovrapposizione di uno strato metallico su un altro per proteggerlo dalla corrosione e dall’ossidazione. Questo processo coinvolge l’immersione del gioiello in una soluzione salina contenente il metallo da applicare, che si integra alla superficie grazie a una reazione chimica e all’azione della corrente elettrica.
Leave a Comment